Giorno della vittoria nella battaglia di Sardarapat
26 maggio, lunedì

Contesto storico
Nel 1918, durante il collasso dell’Impero Russo e l’avanzata delle truppe ottomane nel Caucaso, l’Armenia si trovava in una situazione estremamente vulnerabile. Dopo il genocidio armeno del 1915, la sopravvivenza del popolo armeno era minacciata. Le truppe ottomane avanzarono verso est con l’intento di conquistare la regione e annientare ciò che restava della popolazione armena.
La battaglia
La battaglia di Sardarapat fu combattuta tra le forze armene, composte da soldati regolari, volontari e civili, e l’esercito ottomano. Guidati da generali come Movses Silikyan, Daniel Bek-Pirumyan e altri comandanti patriottici, gli armeni riuscirono a fermare l’avanzata ottomana e a infliggere una sconfitta significativa.
Importanza della vittoria
La vittoria a Sardarapat, insieme a quelle nelle battaglie di Bash Abaran e Karakilisa, impedì la completa distruzione del popolo armeno e rese possibile la proclamazione della Prima Repubblica di Armenia il 28 maggio 1918. Per questo motivo, la battaglia è considerata un simbolo di resistenza, unità nazionale e sopravvivenza.
Commemorazione
Il Giorno della Vittoria nella Battaglia di Sardarapat viene celebrato ogni anno il 28 maggio, in concomitanza con la Festa della Repubblica. Le celebrazioni includono:
- Cerimonie ufficiali presso il Memoriale di Sardarapat, costruito nel 1968 per commemorare il 50º anniversario della battaglia
- Parate militari e deposizione di corone di fiori
- Eventi culturali, concerti e manifestazioni patriottiche
- Discorsi ufficiali da parte delle autorità armene
Significato contemporaneo
Oggi, il Giorno della Vittoria nella Battaglia di Sardarapat rappresenta non solo un ricordo del passato, ma anche un richiamo all’orgoglio nazionale e alla resilienza del popolo armeno. È un momento di riflessione sull’identità nazionale e sulla lotta per la sopravvivenza e l’indipendenza.